Sabato – 2.a di Pasqua

CatturaPVangelo Gv 6, 16-21
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare e, saliti in una barca, si avviarono verso l’altra riva… Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro… Il mare era agitato… Gesù che camminava sul mare… disse loro: “Sono io, non temete”. Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

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Noi pure, a volte, pretendiamo che il Signore “regni” nella nostra vita, secondo le regole da noi stabilite. Lui, naturalmente, per il nostro bene, non ci può stare; allora ce ne andiamo imbronciati verso altri lidi, credendo di trovare chissà mai che cosa. Prima o poi, ci ritroviamo nel buio più assoluto, nel bel mezzo di una terribile burrasca, con il pericolo reale di andare a fondo. A questo punto ci troviamo a un bivio: possiamo continuare a procedere da soli verso la rovina, oppure possiamo deciderci a riprendere a bordo Cristo. L’evangelista ci indica con chiarezza la scelta da compiere.