Santa Paula

Storia della Scuola dell’Infanzia Santa Paula – Mabil 1

Il villaggio di Mabil 1 si trova a sud di Maxixe, confina a nord col villaggio di Macoamene e a sud con quello di Mabil 2. Ha una popolazione di 590 abitanti, secondo un censimento effettuato nel 2011 dalle autorità locali. La sua popolazione è per la maggior parte gente povera, dedicandosi prevalentemente all’agricoltura. Altre attività sono rappresentate dal taglio e dalla lavorazione del legno delle palme da cocco e dal piccolo commercio praticato nei tanti mercati che costeggiano la strada nazionale n° 1. Dalla terra si raccolgono molta frutta e verdura, ortaggi, mandioca, miglio e fagioli. E’ molto praticata anche la pesca dei granchi, dei gamberi e di pesce in genere che viene venduto direttamente sulla spiaggia. Altra attività è quella della raccolta e vendita dele ‘macute’, le foglie delle palme che servono per ricoprire i tetti delle capanne. Leggi tutto… “Santa Paula”

Padre Gianmarco Paris Superiore Generale

984159_412072698892050_1490989552_nPadre Gianmarco Paris è il nuovo Superiore generale della Sacra Famiglia: ieri il Capitolo generale con votazione, si è espresso scegliendolo come colui che guiderà la Congregazione per il prossimo sessennio. Dopo un giorno di preghiera e di consultazione di tutti i capitolari, padre Gianmarco questa mattina ha accettato l’incarico che il Capitolo gli consegna.

In mattinata il Capitolo ha scelto questi consiglieri per aiutare il Superiore generale nel governo della Congregazione:

padre Roberto Maver che funge anche da Vicario generale

padre Luca Pelis

padre Cezar Luciano Ernandes Fernades

padre Gianluca Rossi

Invitiamo ancora tutti alla preghiera, invocando lo Spirito Santo.

Capitolo generale

Si sta svolgendo a Roma il Capitolo generale della Congregazione della Sacra977869_10152313460505476_1845784165_o Famiglia. Questa mattina, dopo molti giorni di intensa preparazione e lavoro capitolare, si sono svolte le votazioni per l’elezione del nuovo Superiore Generale. I padri sono in attesa che il nuovo eletto possa accettare al più presto. Domani mattina la risposta ma nel frattempo non facciamogli mancare la nostra preghiera!

I difetti di Gesù

Primo difetto: Gesù non ha buona memoria.

Sulla croce, durante la sua agonia, Gesù udì la voce del ladrone alla sua destra… Avrebbe potuto ricordargli i suoi crimini e dargli la punizione… e invece gli disse: «Oggi sarai con me nel paradiso». Egli dimentica tutti i peccati di quell’uomo… Analoga cosa avviene con la peccatrice che gli ha cosparso di profumo i piedi e con la donna adultera e con il figlio prodigo… Gesù non ha una memoria come la mia; non solo perdona, e perdona ogni persona, ma dimentica pure che ha perdonato.

Secondo difetto: Gesù non conosce la matematica.

Se Gesù avesse sostenuto un esame di matematica forse sarebbe stato bocciato. Lo dimostra la parabola della pecorella smarrita… Per Gesù, 1 equivale a 99… Quando si tratta di salvare una pecora smarrita Gesù non si lascia scoraggiare da nessuna fatica… Come al pozzo con la samaritana e come con il pubblicano Zaccheo…

Terzo difetto: Gesù non conosce la logica.

Una donna perde una dramma e quando la trova chiama le amiche, fa una festa… e spende ben più di una dramma… E quando spiega la parabola svela la strana logica del suo cuore: «…C’è più gioia davanti a Dio per un solo peccatore che si converte…».

Quarto difetto: Gesù è un avventuriero.

Chi cura la pubblicità di una compagnia o si presenta come candidato alle elezioni prepara un programma ben preciso, con molte promesse. Nulla di simile per Gesù. La sua propaganda, giudicata con l’occhio umano, è votata al fallimento.

Egli promette, a chi lo segue, processi e persecuzioni…

Agli apostoli, che hanno lasciato ogni cosa per lui, non assicura né vitto né alloggio.

A uno scriba, desideroso di arruolarsi tra i suoi, dice: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

Il brano evangelico delle beatitudini, vero autoritratto di Gesù, avventuriero dell’amore del Padre e dei fratelli, è dall’inizio alla fine un paradosso… Beati i poveri…, i perseguitati, … gli afflitti…

I discepoli e tanti santi lungo la storia hanno avuto fiducia in quell’avventuriero…

Quinto difetto: Gesù non si intende né di finanze né di economia.

Ricordiamo la parabola degli operai della vigna… Gli ultimi arrivati al lavoro vengono retribuiti come i primi… Se Gesù fosse nominato direttore di un’impresa, questa fallirebbe e andrebbe in bancarotta…

Card. Nguyen Van Thuan

Viaggio che segna ’13

IN MOZAMBICO, TERRA DI MISSIONE

Per chi: per ragazzi, giovani e gente di buona volontà;

Periodo: partenza lunedì 29 luglio; rientro in Italia lunedì 19 agosto 2013

Scopo: conoscere bambini, giovani … e i nostri missionari che vivono a Marracuene, Maxixe, Mongue.

Primo Incontro: Venerdì 19 aprile 2013, ore 21 a Martinengo, ingresso presso la Chiesa dell’Incoronata

 Argomenti del primo incontro:

1. La Missione, le missioni

2. Il Mozambico e l’Africa sub sahariana

3. La Sacra Famiglia in Mozambico

4. Le scuole, i progetti, le iniziative.

5. I preparativi, il Calendario, il programma

6. Per altre informazioni segui il link

La nuova cuoca

Ciao a tutti,

da 15 gg sono senza cuoca. E’ partita un po’ all’improvviso senza lasciarmi un mese di preavviso per poter cercare un’altra cuoca. Mi ha detto che non ce la faceva tener dietro al lavoro, dopo aver fatto due anni con me, ma forse deve aver trovato qualcuno con cui sposarsi, è un suo diritto. Intanto mi arrangio: Scopro certe ricette semplici che cerco di ricordare da quel che ho visto o mangiato. Oggi ho fatto il risotto con i funghi, non era male e ne ho fatto un po’ tanto così mi è bastato quello. Stasera sono invitato dalle suore africane e mi immergerò nella cucina africana. Chi sta cercando per me una nuova cuoca mi ha detto che forse sabato verrà, da Yaounde, a 350 km: E’ sempre meglio avere una cuoca non del posto, per evitare tante cose(qualcuno mi ha detto, tra il serio e il faceto, che una del posto potrebbe anche avvelenarmi, se qualcuno si mette d’accordo con lei, qualora nascessero dei problemi…meglio non pensarci e stare ai primi danni… Leggi tutto… “La nuova cuoca”

Tempo di spaventapasseri

La domenica vado nelle comunità per celebrare la messa e in questo periodo, rispetto ai mesi padreago_148x162_37b384993f64f20bc6c32dea302baab2precedenti, incontro meno persone nella cappella. La gente è nei loro campi coltivati e fa lo spaventapasseri per far scappare i passerini e impedire loro che becchino il riso che sta maturando, perché è ormai prossimo il tempo della mietitura. Il Signor Bila, un anziano contadino, che a guardare il volto si nota la pelle bruciata dal sole, le rughe e la fatica del lavoro, mi diceva proprio quest’ultima domenica che «basta poco tempo perché in una sola volta uno sciame di passerini becchi una quantità di riso paragonabile a mezzo sacco. Mia moglie questa mattina – aggiunse – è andata nel campo verso le sei, prima che sorgesse il sole. Pertanto, questa domenica non partecipa alla celebrazione della messa. Leggi tutto… “Tempo di spaventapasseri”

MOZAMBICO 2012: DAGLI OCCHI DRITTO AL CUORE.

Quante fotografie avremo scattato anche in questo nostro ritorno in terra africana? 558065_557623694248313_1608580921_nSicuramente alcune migliaia. Alcune le vedrete anche qui nelle pagine che seguiranno, insieme alle testimonianze bellissime di alcuni giovani del nostro gruppo. C’è una “macchina fotografica” particolare però che di fotografie ne ha scattate un’ infinità. Non è composta da componenti meccanici, non memorizza su pellicole o su supporti di memoria elettronica…. No: i nostri occhi le fotografie le imprimono nella mente e nel cuore. Non è retorica questa. E’ la realtà vissuta concretamente, nella “carne” di tutti noi. Occhi gioiosi trascinati dalla curiosità, occhi socchiusi dal sole lucente e dai colori brillanti e unici di quell’ambiente, occhi arrossati dalla polvere insistente delle nostre strade sterrate, occhi bagnati dalle lacrime strappate dai bambini, dalle tante situazioni che letteralmente toglievano il respiro, occhi stanchi alla fine di giornate intense e ricche di umanità, di emozioni, di incontri, di esperienze. Gli occhi gioiosi e intensi di questi nostri giovani che hanno speso un mese della loro estate in situazioni anche di oggettivo disagio e spesso imprevedibili. Che hanno vissuto in modo molto sobrio e spartano e con uno spirito di adattamento davvero ammirevole malgrado la giovane età del gruppo. Un po’ di forza di volontà personale e un po’ di aiuto che l’Africa ti offre e anche gli imprevisti e i disagi vengono affrontati e superati senza troppe difficoltà. Sarebbe qui troppo lungo elencare le cose che abbiamo fatto e visto. Ci penseranno i ragazzi con gli scritti che seguiranno. Leggi tutto… “MOZAMBICO 2012: DAGLI OCCHI DRITTO AL CUORE.”

Diario del viaggio in Mozambico 2012

Questo diario è stato scritto da Graziano, uno dei ragazzi che ha potuto vivere l’esperienza del viaggio in Mozambico la scorsa estate, insieme ad altri giovani di Castel Covati e Toscolano Maderno, accompagnati da don Giovanni e padre Giuseppe. Buona lettura!

Il diario del nostro viaggio è nato per essere un contenitore pubblico delle emozioni che ci aereohanno accompagnato durante la nostra avventura mozambicana. Certo, il punto di osservazione è inevitabilmente soggettivo, ma la pretesa è quella di racchiudere dentro queste pagine le sensazioni che credo tutti abbiamo provato calpestando la terra rossa africana. Ho inserito alcune immagini per accompagnare la lettura del diario, e ho volutamente evitato di utilizzare fotografie che ci ritraessero in prima persona; la mia scelta è dettata dal desiderio di lasciare all’immaginario e ai ricordi che ognuno di noi ha nel cuore il compito di far scorrere le diapositive più belle che nell’intimo hanno segnato le nostre giornate in Africa. Spero di essere riuscito nell’ardua impresa di fissare su carta almeno un po’ della magia che il viaggio ci ha regalato, e spero che tra qualche anno, rileggendo qualche riga del diario, vi tornino alla mente le giornate speciali che il Mozambico è stato capace di farci vivere. Prima di lasciarvi alla lettura, voglio ringraziare Veronica per il prezioso e paziente aiuto prestato per la trascrizione del manoscritto… Grazie! E adesso, buon viaggio… di nuovo!

28 luglio 2012 (in viaggio)

Partiti! Manu con la febbre a calare… Ma che sudata. L’insalata del panino giusto merita di essere ricordata. Volo lungo, dormito un casso, bidelle dell’aereo malmostose! Solo gli italiani potevano colonizzare (o quasi) un Paese come l’Etiopia… Comunque in coda si sente tutto! Cosa ci vanno a fare tutti sti china in Mozambico? Aria condizionata a palla sempre… Metti turistico come “motivo del viaggio” che fanno meno storie. Aperte tutte le valigie ma salvi tutti i salami. Leggi tutto… “Diario del viaggio in Mozambico 2012”

Gesù non abbandona chi sceglie

andre2Quali sono i sentimenti a questo punto del tuo percorso vocazionale (la Prima Professione Religiosa) nella Congregazione della «Sacra Famiglia? Avendo trascorso un anno a Marracuene dedicandomi alla tappa del Noviziato Internazionale, ho attraversato molte esperienze come, ad esempio, la vita comunitaria, la preghiera, la condivisione con i bambini, eccetera…, che mi hanno aiutato a giungere alla decisione finale di diventare religioso della Congregazione della Sacra Famiglia. Ora come consacrato mi sento molto felice, sicuro, completo, rinnovato, vivo, cioè mi sento realizzato in tutto il mio essere. Ho il desiderio, in questa nuova tappa della mia vita, di continuare confidando sempre in Dio, lasciandomi modellare dai miei Superiori, approfondendo sempre più la conoscenza della Congregazione, della Fondatrice, degli studi teologici. Vorrei continuare nel mio cammino dando passi decisi e concreti.

andrePronunciare i voti, cioè consacrare la propria vita a Gesù, è risposta di fede e di amore alla Sua chiamata. Cosa Gesù ha inteso rivelare “in te” lungo il Noviato? Gesù mi ha suggerito che colui che confida nel Suo amore e nella Sua misericordia, non sarà mai solo o infelice, anche stando lontano da casa, dalla famiglia, dagli amici, dalla patria. Ha rivelato al mio cuore che mi ha scelto per dare continuità alla Sua missione. Mi ha confidato che solo dando il meglio di me in tutto ciò che faccio, la ricompensa sarà grande; e, davvero, ho incontrato già questa ricompensa nel sorriso di tutti i bambini con cui sono entrato in relazione. Pertanto, Gesù mi ha detto che ero nel posto giusto.

Quale maturazione il tempo del Noviziato ? Il Noviziato è stato per me un tempo per «prendermi in mano». Una tappa esistenziale che mi ha fatto fare un cammino inverso e cioè, entrare nel mio intimo e scoprire cosa stavo cercando. Credo di essere cresciuto in quest’anno, ma soprattutto è maturata la mia umanità, poco a poco che l’esperienza avanzava. Il contatto con i bambini, (abbracciare, sorridere, insegnare, stare insieme, giocare, tenersi per mano) è stata una esperienza che mi hanno aiutato a rafforzare il desiderio di diventare religioso. Pertanto, la tappa del Noviziato ha indicato un ritorno a me stesso, in ciò che sono, per prendere – da lì dentro – una decisione di vita.

Certamente il Noviziato a Marracuene per il fatto di essere «internazionale» ti ha permesso di imparare molto. Non è vero? Il fatto che il Noviziato sia, per la nostra Famiglia religiosa, «internazionale» mi ha dato la possibilità di vivere un contatto familiare con altri religiosi e di meglio comprendere il grande valore dell’essere missionario. Ho interiorizzato che senza Dio non avrei mai potuto giungere dove ora sono. Ho appreso il valore della vita comunitaria. Ho sperimentato che con l’amore e la dedizione si possono fare molte cose; che un sorriso, un abbraccio, una parola amica, lo stare insieme possono cambiare qualcosa nella vita personale e in quella degli altri. Ho confidato più in me e nelle persone che mi accompagnano.

Intervista ad André Kleber dos Santos