TI LASCIO UN FUTURO PIÚ BELLO

Può sembrare strano parlare di lascito testamentario in un contesto di giovani vite com’è quello dei bambini che fruiscono dell’adozione a distanza. L’occasione la dobbiamo al notaio che alcune settimane fa ci ha chiamato per comunicarci quello che stiamo per raccontarvi.

 
Ci ha parlato della signora Franca Felci, classe 1930, di Bergamo, città dove la sua famiglia arrivò da Val di Taro (Pr) quand’era piccola, in ragione della professione del padre. Franca, farmacista, coltivava tra l’altro l’hobby della fotografia della quale era un’abile appassionata e partecipava attivamente all’attività del Soroptimist International Club di Bergamo, di cui era socia, associazione che si occupa del miglioramento della condizione femminile e dei bambini. E’ stata fino all’ultimo un prezioso ed operoso elemento delle attività del Club con la sua ineguagliabile discrezione.
Dal 1999 Franca aveva aderito al nostro progetto di “adozione per un soccorso a distanza” e per tredici
anni – fino al 2012 – fu madrina di Gabriel Jonatan Lima Azevedo, che oggi ha ventuno anni e vive con la
mamma e due sorelle nel quartiere di Vilage do lago 2, alla periferia di Montes Claros (nello stato del Minas Gerais, in Brasile), un quartiere che fa parte della parrocchia Sacra Famiglia dove sono presenti i nostri confratelli e le nostre consorelle.
Il 5 cinque gennaio scorso la signora Franca è morta, velocemente e silenziosamente, come aveva vissuto, ma non senza aver prima provveduto a disporre per bene di quanto le apparteneva: senza ledere alcun diritto dei suoi cari, ha disposto che una parte del suo denaro andasse a beneficio, tra gli altri, del giovane brasiliano che aveva aiutato a crescere da quando aveva due anni a quando ne ha compiuto quindici.
 
Siamo molto grati alla signora Franca per la generosità che ha espresso fino alla fine della sua vita, e la ricordiamo con riconoscenza nella preghiera e nella celebrazione della messa che ogni mese celebriamo per i benefattori.
Le siamo anche grati per aver avuto questa bella intuizione, che ricorda a tutti noi la grandezza
della solidarietà: essa non attraversa solo gli oceani di questa terra ma copre anche la distanza che
separa la terra che vediamo dal cielo che non vediamo
ma nel quale crediamo.
A Gabriel, che ha già ricevuto quanto gli spettava, lasciamo l’impegno di far tesoro del dono ricevuto, adoperandolo secondo le finalità dell’adozione a distanza, che è di promuovere una degna qualità di vita;
siamo certi che lo farà investendo l’aiuto per proseguire i suoi studi e preparare un futuro più bello.

LA STORIA DI DANIEL

  A scadenza biennale da metà novembre a metà gennaio ero in Italia ed a chi mi chiedeva perché durante il freddo rispondevo: “Per sfuggire, almeno ogni due anni ed un paio di mesi dalla calda estate mozambicana”. Durante una di queste pause, era il 2008, mi venne chiesto di animare la giornata missionaria che la parrocchia di in un paesello della bergamasca aveva programmato per la seconda domenica di dicembre e così, nella fredda e soleggiata giornata di quel 14 dicembre, ebbe inizio la storia che vado raccontando.
Al termine della messa “grande”, quella delle 10,30, mi avviai verso la porta principale della Chiesa dove, ad attendermi, c’era una famigliola composta da papà e mamma e tre figli che mi chiesero se potevo passare da loro. La casa era vicina e raggiungerla era facile per cui ci demmo l’appuntamento a dopo la messa vespertina. Mi raccontarono che quell’anno avevano avuto un’entrata extra né programmata né voluta che volevano condividere “a sollievo di chi non ha tutte le nostre fortune materiali”. Parlai loro della scuola secondaria che in Marracuene stava per iniziare suggerendo l’arredo di una classe e raccontai di Daniel, un ragazzo senza il papà e con la mamma che sostentava se stessa ed i figli vendendo i prodotti del suo orto. Descrissi Daniel come un ragazzo sveglio e di buona volontà che avevamo avviato ad un corso di Contabilidade (ragioneria). Dopo alcuni giorni mi fecero sapere che era nelle loro possibilità offrire l’arredo di un aula e che intendevano sostenere con una borsa di sutio gli studi di Daniel.
Daniel, concluse il curso medio de contabilidade con la soddisfazione di vedersi proclamato “miglior studente dell’anno”. D’accordo con la famiglia italiana che lo sosteneva si iscrisse all’UNISAF (Università Sacra Famiglia) di Maxixe ma, purtroppo, il corso scelto: Contabilidade (Economia e Commercio) era solo post laboral (serale). Preoccupati dal fatto che gli rimanesse tutta la giornata libera e convinti che ce la potesse fare gli proponemmo di tentare contemporaneamente la frequenza di due Corsi ed inoltrammo richiesta d’autorizzazione. Daniel ce la mise tutta e le aspettative non vennero deluse. Si rivelò il miglior alunno dei due corsi tanto da – e questa è una opportunità che le Università mozambicane offrono a chi più studia e meglio si prepara – venir annualmente dispensato dalla quasi totalità degli esami.
Nel 2014 si guadagnò pure un viaggio-premio di due settimane in Italia per l’ottima perfomance dimostrata nell’apprendimento della lingua italiana con un corso organizzato presso l’UNISAF dalla Fondazione Tovini di Brescia. In quell’occasione conobbe e passò un fine settimana con la sua famiglia “adottiva”. Con voti eccellenti Daniel ha concluso gli esami di entrambe i corsi di laurea e adesso si prepara per le due Difesas (Tesi) che discuterà a breve.

Ilidio,capitale umano

Grandi notizie dalla comunità di Marracuene: Ilidio, un ragazzo in adozione a distanza, nei giorni scorsi si è laureato! Con lui adesso sono due i ragazzi del Centro laureati a pieni voti e per Marracuene è una grande gioia, non tanto per il risultato ottenuto, quanto per il fatto che lo hanno ottenuto proprio perché sono capitati alla missione dei padri della Sacra Famiglia
Se così non fosse stato, probabilmente questo “capitale umano” sarebbe andato perso perché sarebbero a far pascolare quattro caprette e coltivare una piccola machamba.
Vi invitiamo a leggere qui di seguito quanto scritto da Fra Alessandro, vale la pena!

 

Un detto popolare recita che ‘non tutte le ciambelle escono col buco’, ma alcune sì e sono una specialità. Noi possiamo dire che non tutte le adozioni a distanza hanno una lunga durata, ma alcune sì e con risultati felici. Alcune adozioni si rivelano più fortunate di altre, senza meriti particolari delle prime né colpe per le seconde.
Due famiglie, Locatelli/Bosetti di Martinengo ed Asperti/Berti di Romano di Lombardia, nel 2007 si sono unite per sostenere con un’adozione a distanza “rinforzata”, ossia una di quelle che prevede un maggior impegno economico, Ilidio, un ragazzo di 16 anni dotato di notevoli capacità.
Venerdì 4 settembre 2015, con 7 dei ragazzi più grandi del Centro e con molta emozione siamo andati all’Università Eduardo Mondlane (la Statale di Maputo), per assistere in una sala pomposamente chiamata ‘anfiteatro do departamento de engenharia electrotécnica’ alla difesa che Ilidio doveva fare della sua Tesi di laurea che aveva per titolo ‘Projecto de um sistema automático de detecção e notificação de desvio e encortamento de rotas de transportadores semicolectivos na cidade de Maputo: caso da rota Xipamanine-Laulane’, che prima ha presentato in modo eccellente e poi difeso rispondendo alle obiezioni in un modo che dimostrava la preparazione acquisita e un’arguzia che creò un clima di grande simpatia.
Dopo essersi ritirata per il ‘conselho de nota’, la commissione esaminatrice tornò in sala e dopo il discorso di circostanza comunicò la nota finale che è stata di 18 valori, praticamente il massimo del voto conseguibile qui in Mozambico dato che, anche se la scala dei valori arriva fino a 20, si dice che il 20 è riservato a Dio, il 19 è per il magnifico Rettore, mentre al meglio dei meglio studenti va il 18.
Presenti in sala, che era piena, oltre a noi 8 del Centro c’erano un fratello e una sorella di Ilidio e tanti suoi colleghi di studio che salutarono il responso con un’ovazione ed un applauso che ci ha commossi. Prima di lasciarci la sorella concluse i ringraziamenti a noi della Sacra Famiglia e alle due famiglie che resero possibile questo successo dichiarando ‘missão comprida’ (missione compiuta).
Interessante sapere che, del gruppo di studenti che ha iniziato il primo anno di ingegneria con Ilidio, solo 4 hanno concluso il corso nel tempo fissato e di questi 4 l’unico che non ha ripetuto alcun esame è il nostro Ilidio.
Curioso sapere che il progetto, presentato ad una ‘feira de ciencias’ (concorso di scienze), ha ricevuto due premi e che il giorno successivo alla discussione della tesi il docente che svolgeva il ruolo di opponente contattò Ilidio per proporgli l’acquisto del progetto.
E noi cosa possiamo dire? Che ringraziamo Dio perché semina in tutti buoni sentimenti in attesa che qualcuno li faccia produrre, che ringraziamo chi ha messo a frutto questi sentimenti rendendo possibile i sogni di un ragazzo mozambicano, che auguriamo una vita felice a Ilidio e ai suoi familiari, che siamo felici di essere della Sacra Famiglia e di partecipare ai suoi progetti di solidarietà.
Salutiamo tutti con un commosso e riconoscente abbraccio.

Fra’ Alessandro, i Confratelli della Comunità e tutti gli alunni e alunne del Centro di Marracuene.

Dal ‘Centro Paula Elizabete’ di Montes Claros, Brasile

Tutti noi ricordiamo con nostalgia il nostro essere stati bambini e l’essere stati bambini ci porta alla mente soprattutto ricordi legati al gioco … Giocare!

“Il gioco è una forma importante di comunicazione, è attraverso questo atto che i bambini possono trasportare la loro vita quotidiana in un mondo di fantasia e immaginazione. L’atto del gioco consente il processo di apprendimento del bambino in quanto facilita la costruzione di riflessioni, l’autonomia e la creatività, creando così una stretta relazione tra il gioco e l’apprendimento.”
Ogni spazio-gioco presente in una scuola deve essere pensato e progettato come uno spazio interessante che invita il bambino a giocare, favorendo il suo sviluppo, fornendo giocattoli adatti all’educazione per tutte le fasce di età dalla prima infanzia agli anni pre-adolescienziali.
L’associazione ‘Centro Paula Elizabete’ gestita e rappresentata dalla Suore della Sacra Famiglia di Montes Claros in Brasile, grazie alle donazioni di tanti benefattori, è riuscita a costruire una piccola struttura in grado di soddisfare piccoli gruppi di bambini che ora hanno la possibilità di crearsi piccoli momenti di svago giocando. E l’arte del gioco è la prima forma di crescita!

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Lettera di Fra Alessandro a due genitori adottanti a distanza

Buona sera S.,
da un po’ di tempo p. Agostino mi ha chiesto di inviarti notizie della Maria, la ragazza che avete aiutato con l’adozione a distanza.
Ti riassumo brevemente cos’è avvenuto in questi anni:
1° Maria ha frequentato e concluso a pieni voti il corso di educatrice d’infanzia.
2° Invece di cercare lavoro altrove gli ho chiesto di lavorare qui al Centro dove avrebbe comunque continuato ad abitare, non avendo famiglia non avrebbe saputo dove andare.
3° E’ diventata la responsabile del gruppo delle femmine. Lei si è trovata bene e noi benissimo. E’ stata preziosissima perché vivendo con noi era presente 24 ore al giorno e si sa che con i più piccoli bisogna sempre esserci. Gli abbiamo aperto un conto in banca dove accreditava il suo salario che gli è venuto buono quando ha deciso di metter su famiglia insieme all’Ernesto, un bravo ragazzone anche lui cresciuto con noi e formato nell’area di giornalismo.
4° Lo scorso anno si sono sposati, lei a 27 anni e lui a 29. Il programma era che abitassero qui vicino in modo da poter continuare a lavorare con noi ma invece per motivi di lavoro del marito si sono trasferiti ad Inhambane, 450 km più a nord.
5° Ora hanno una bellissima bambina che ha completato i tre mesi di vita il 13 maggio 2015.
Sono informazioni scarne ma danno l’idea degli anni che sono passati e del bene che avete fatto a questa ragazza.

Un saluto cordiale a te e alle tue amiche che hanno contribuito a rendere felice una persona.
Ciao, fra’ Alessandro

Ti allego tre foto: due del matrimonio (il vestivo è arrivato in uno dei container inviato da Martinengo) ed una della bimba con me che ne sono il “nonno”(scattata martedì 13 maggio 2015).   

 

Messaggio di ringraziamento di Daniel

Pubblichiamo volentieri questa lettera che fra’ Alessandro ci ha inviato da Marracuene. E’ un messaggio di ringraziamento da parte di uno studente alla famiglia che in questi anni lo ha sostenuto economicamente e non solo. Ora ha terminato gli studi della scuola superiore e si appresta ad entrare in Università.

 

“Per primissima cosa saluto tutti i componenti della famiglia Mazzoleni, mandando i miei più sentiti auguri edaniel1 saluti. Per seconda cosa vi ringrazio per l’incoraggiamento e la fiducia che avete depositato in me giorno per giorno investendo la decima di quanto avete. Pertanto, informo che ho terminato con successo i miei tre anni di formazione nel corso di Tecnico contabile (maturità). Dico che, grazie a Dio e grazie al vostro aiuto e a quello dei padri, oggi ho la fortuna di continuare gli studi nell’Università Pedagogica Sacra Famiglia di Maxixe, e, per il gesto molto generoso che in tutti questi anni la famiglia Mazzoleni mi ha riservato, prometto sulla mia parola di impegnarmi al massimo nello studio per conseguire buoni risultati. A Maxixe studierò nella facoltà di Amministrazione, Commercio e Finanze. Chiedo ancora la vostra attenzione, nel senso di non tralasciare di collaborare con me nonostante le crisi economiche abbiano scombussolato molti paese del mondo, Italia compresa insieme a tanti altri paesi.

daniel2So molto bene che il vostro sostegno non è dato per avere qualcosa in cambio ma per il sentimento del cuore che spinge ad aiutare chi ne ha più bisogno. Ringrazio immensamente Dio per l’affetto che avete per me. Non mi dimentico di dirvi che sono stato molto applaudito da quanti erano presenti al momento della consegna del Diploma e del Certificato per essere stato segnalato come il miglior studente della Scuola. Segno questo che l’impegno è la fonte di tutte le altre cose. Garantisco il mio più grande impegno nello studio nel senso di interiorizzare tutte le indicazioni che portano una persona a percorrere la sua strada con impegno sincero, deciso e intelligente.

daniel3Ringrazio immensamente per il vostro aiuto nel comprendere la strada che Dio vuole da me perché è Lui che prepara la strada che ogni uomo, durante la sua vita, deve scoprire e percorrere. Ringrazio ancora per il vostro incoraggiamento e sostegno nella mia vita di studente e, per quanto mi compete, farò di tutto per ricompensare col miglior risultato possibile. Spero proprio che Dio riservi un’ora o un giorno ben preciso perché possiamo incontrarci. Questo momento sarà per me un miracolo.

Concludo inviando i miei saluti più sinceri.

Grazie infinite!! Daniel Magaia”

 

Ecco cosa ci scrive la madrina Lisa

Buongiorno caro Padre! Che bella iniziativa!!! Ho visitato subito in lungo e in largo il vostro nuovo sito e trovo che sia splendido,  molto ben fatto.

Ho ricevuto proprio pochissimi giorni fa da Fra Alessandro una letterina che mi ha scritto Carlalisa1 dopo aver ricevuto i regalini che le ho inviato, insieme a un paio di sue foto. Sarò felice se vorrà condividere la nostra bellissima storia online con gli altri lettori . Come potrà forse ricordare, ho avuto la possibilità di trascorrere tre giorni con Carla lo scorso agosto e abbiamo potuto conoscerci, amarci da subito ed entrare in contatto. Ora ci manchiamo così tanto una all’altra, che mi pianglisa2e il cuore sapere che sia così lontana. Per questo, ben felice, Le allego qui di seguito la letterina commovente che mi ha scritto Carla e alcune foto. Spero che possa essere utile ad lisa3incentivare l’adozione a distanza. È qualcosa di arricchente, che ci accresce umanamente e ci permette di vivere la nostra quotidianità in modo più consapevole, responsabile e diverso. Vi ringrazio tutti per il lavoro prezioso ed insostituibile che ogni giorno portate avanti.

Con affetto ed eterna riconoscenza, ogni bene.

Lisa