Mercoledì – 3° di Quaresima

12814074_835606863215897_9185853288622219974_nVangelo Mt 5, 17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti… In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno senza che tutto sia compiuto… Non sono venuto per abolire, ma per dare compimento”.
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Quando uno pone a ristrutturare un vecchio edificio, si rende conto abbastanza presto che spenderebbe meno, se lo radesse al suolo, e ne costruisse un altro completamente nuovo. Questo criterio non possiamo applicarlo all’Antico Testamento nei riguardi del Nuovo: Gesù non lo permette.. Non si tratta di distruggere il”Vecchio” Testamento, per fare riferimento solamente al “Nuovo”, ma di vivere il vecchio in modo nuovo. In altre parole, l’Antico Testamento dobbiamo leggerlo e interpretarlo alla luce di Gesù. Il valore della legge rimane immutato. Dobbiamo continuare a interpretarla con l’intelligenza, a praticarla con la volontà, ma ad amarla anche con il cuore, sull’esempio di Cristo. Quello poi, che Gesù aggiunge alla legge antica non l’abolisce ma le dona uno spirito nuovo che la vivifica. Affinché queste idee ci divengano familiari, leggiamo spesso la Bibbia, meditiamola, preghiamola. Caso mai, meno televisione e più Sacra Scrittura.