Giovedì – 5° di Quaresima

Cattura10Vangelo Gv 8, 51-59
… «… Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?» Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “E nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io 1o conosco e osservo la sua parola… »…
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Gesù si e manifestato per quel che è e ha detto: «Prima che Abramo fosse io sono», «Io e il Padre siamo una cosa sola» (Gv 8,32). Questa è la verità reale e la giustizia. Per giustizia si intende sempre la corrispondenza alla realtà obiettiva. La cosa vera ed obiettiva è che lui è il figlio di Dio ed è Dio, è qui la mia consolazione. Dio per noi è Gesù e il volto di Dio è il volto di Gesù. Lui è Dio, però è Dio uomo, uomo risorto, uomo vivo, uomo che ha i sentimenti stessi dell’uomo. La mia natura di uomo è già in Dio. lo sono già dentro di lui ed egli è fisicamente esistente, fisicamente vivo.